[ Pagina principale ] [ Bruno Cornacchiola ]
Sito non ufficiale dell'apparizione della Vergine della Rivelazione alla grotta delle Tre Fontane a Roma

Bruno Cornacchiola e la vecchietta di Via della Cecchignola

“Una volta tornavo in macchina dai lavoro. Era il 9 gennaio del 1970. La mia comunità ed io ci eravamo sistemati qui, in via Zanoni, da soli tre giorni. Per raggiungere questa nuova residenza a quei tempi si doveva percorrere la via Laurentina. Ebbene, un giorno, arrivato all’altezza della Cecchignola e railentando a un incrocio, vedo, appoggiata a un muro, una vecchietta con un gran fazzolettone in testa. Sembrava aspettare qualcuno, chi le desse un passaggio. Penso fra me e me: ‘Se non mi fa cenno con la mano, io non mi fermo, tiro dritto’. Senonché, superato quel tratto di strada, guardo nello specchietto retrovisore e vedo la vecchietta farmi cenno con la mano. Allora innesto la retromarcia e, portatomi vicino a lei, chiedo: ‘Che c’è, nonnetta? Dove dovete andare?’ Lei mi fa: ‘Al Divino Amore’. Apro lo sportello e lei sale, tutta contenta, mettendosi seduta. E subito dopo comincia a parlare: ‘Al Divino Amore ho un figlio che fa tanto bene alla gente, che vuole salvare tutti!’ Poi mi domanda: ‘Quanti anni mi dai?’‘Non so’, rispondo ‘settantacinque, ottant’anni’. ‘Ne ho novanta’. Mi sembrarono molti, ma non feci commenti. Passiamo davanti all’osteria dei Sette Nani. Vediamo delle persone che stanno bevendo all’aperto e sentiamo che, col bicchiere in mano, stanno bestemmiando. La nonnetta mi fa: ‘Devi andare da loro e dire che non devono bestemmiare perché la bestemmia produce maledizione per chi la pronuncia, per l’umanità e per la Terra. Se non vogliono pregare, pazienza!, ma almeno che non bestemmino!’. Rispondo: ‘Va bene, lo farò’. Arrivo in fondo a via di Castel di Leva, dove s’incontra la via Ardeatina, freno e mi fermo. A quell’incrocio c’erano delle guardie. La vecchietta mi dice: ‘Senti, non c’è più bisogno che mi accompagni oltre perché scendo qua’. Allora allungo il braccio per aprire lo sportello che si trova dalla sua parte ma, così facendo, attraverso col braccio il suo corpo: il mio gesto era stato così rapido e naturale che solo un attimo dopo averlo compiuto mi rendo conto di avere avuto al fianco un’ombra, o una visione. Intanto una guardia si dirige verso di me nervosamente e mi sorprende proprio come se stessi per far scendere un viaggiatore che si trovava a bordo della mia auto. ‘È tanto che le sto dicendo di camminare: sono almeno venti minuti che sta qui, fermo. Si è addormentato?’ Per dirla molto semplicemente, io ero in estasi, lo ero stato fin da quando avevo visto la vecchietta in via della Cecchignola. Avevo guidato in estasi. Sempre in estasi ero rimasto tanto tempo con lo sportello aperto e il braccio teso. Allora capii che la nonnetta ch’era salita sulla mia auto era la Vergine. Non aveva forse detto che andava a trovare Suo Figlio al Divino Amore? Scoppiai in un pianto dirotto, di commozione e di gioia insieme”.

“Signor Cornacchiola, può darsi che l’aspetto assunto dalla Vergine in questi ultimi tempi, i suoi novant’anni dichiarati indichino che è stanca di parlare, di raccomandarsi con noi, con l’umanità, affinché non si perseveri nei peccato... Può darsi che voglia alludere a una scadenza che è imminente, una scadenza nella storia umana, e fors’anche nei suoi rapporti con noi... Oltre questo termine Ella non può più aiutarci. Né avrebbe senso che lo facesse. In altri termini: Satana sta operando nel mondo? Condivide questa interpretazione?”

“Satana sta sobillando alla ribellione contro ogni legge”, assentì Cornacchiola “ogni morale, ogni valore, ogni gerarchia”.

Fonte: La vita di Bruno Cornacchiola di Anna Maria Turi ed. Segno